Solo lo scienziato è vero poeta: ci dà la luna, ci promette le stelle, ci farà un nuovo universo se sarà il caso. -A.Ginsberg-

Leggi l'aforisma 18/06/2003

EFFETTO SERRA:
LA TERRA DIVENTA PIU' VERDE

Non tutto il male viene per nuocere?



ROMA - L'ultima scoperta di un gruppo di climatologi finanziati dalla Nasa, l'ente spaziale americano, pubblicata sulla rivista Science: assicurano che da venti anni a questa parte il pianeta mostra segni evidenti di espansione della copertura verde: lo certificherebbero anche le foto da satellite. L'aumento della produttività vegetale sarebbe da attribuirsi, almeno in parte, alla maggiore concentrazione in atmosfera dell' anidride carbonica, il principale fra i gas serra, e alla conseguente risalita delle temperature. Come dire che non tutto il male viene per nuocere. Ma gli altri specialisti del settore esprimono subito cautela. Il fenomeno è stato evidenziato mettendo a confronto l' estensione della biomassa vegetale (non solo le foreste, ma anche le piante in genere), a livello globale, dal 1980 a oggi. Un ventennio in cui la concentrazione di anidride carbonica atmosferica si è impennata, guadagnando 9 punti percentuali, e gli anni caldi da record si sono succeduti a raffica. Nello stesso arco di tempo risulta un' espansione delle superfici verdi del 6%, per la maggior parte nelle alte latitudini dell' emisfero Nord e in alcune regioni tropicali. "Il rinverdimento del pianeta non è omogeneo - sottolinea il leader del gruppo di ricerca, Ramakrishna Nemani, professore di Scienze forestali all' Università del Montana -. Ci sono Paesi che guadagnano superfici verdi, come l' India il Brasile e il Canada, e altri che le perdono, come il Messico e la Siberia. E poi ci sono dei casi singolari come la foresta pluviale dell' Amazzonia che, sebbene subisca interventi di deforestazione a causa dei tagli nelle zone periferiche, tuttavia al suo interno mostra vigorosi segni di ripresa". La spiegazione del piccolo boom verde in un pianeta che, continuando l' effetto serra, sembra piuttosto destinato alla disidratazione e alla desertificazione, chiama in causa l' azione fertilizzante dell' anidride carbonica, cioè la capacità di questo gas di stimolare la fotosintesi, migliorando la produttività vegetale. Non è la sola, aggiungono gli autori della scoperta: il cambiamento climatico starebbe provocando spostamenti delle zone climatiche ai quali la vegetazione risponde, in alcune regioni, con un incremento. I giudizi degli esperti italiani di fronte a questa novità oscillano fra la perplessità e la cautela. "Che l' aumento di concentrazione di anidride carbonica stimoli la crescita delle piante non è una novità, come risulta anche da esperimenti effettuati nelle serre - spiega Lorenzo Ciccarese, ricercatore dell' Apat, l'Agenzia per la protezione dell' ambiente e del territorio -. Ma questo particolare tipo di fertilizzazione è transitorio e fa bene solo se c' è un mix equilibrato degli altri fattori di crescita: acqua, temperatura, luminosità, nutrienti". Il professor Riccardo Valentini, un altro rappresentante italiano nell' Ipcc, sostiene che la maggior parte del rinverdimento osservato è dovuto al più corretto comportamento nei confronti delle foreste e dell' uso del suolo da parte dei Paesi industrializzati.

Fonte: CORRIERE DELLA SERA
Data: 07/06/2003                                           Invia questo articolo
Autore: Franco Foresta Martin


  

MARTE: UN RADAR ITALIANO CERCHERA' L'ACQUA

"Il pianeta rosso è vicino alla Terra come non accadeva da circa
73 mila anni"

 

 

L'avventura europea alla ricerca di possibili tracce di vita su Marte parte dal poligono di lancio di Baikonur (Kazachistan) a bordo di un vettore russo Soyuz. E' infatti previsto il lancio della sonda "Mars Express", la prima significativa avventura spaziale che l'Europa, o meglio la sua agenzia spaziale, l'ESA, è stata chiamata a organizzare senza contributi esterni a quelli dei paesi membri. La missione ha un obiettivo ambizioso: scovare eventuali tracce di vita su Marte e di ricostruire la sua storia geologica e la sua evoluzione. Sulla sonda, sono due gli strumenti che permetteranno ai ricercatori di svelare i misteri marziani e uno di essi è tutto italiano. Nelle piccole stive di Mars Express saranno infatti stipati un modulo di costruzione britannica, battezzata Beagle 2, destinato a scendere sul suolo marziano e prelevare campioni di terreno e di atmosfera, e un radar molto particolare che è in grado di osservare la superficie fino a 2-3 chilometri di profondità. Questo strumento è stato realizzato dalla società italiana Alenia Spazio e grazie ad esso potremo capire la storia e l'evoluzione del Pianeta Rosso, ma soprattutto potremo scoprire se davvero nasconde sotto l'arida superficie grandi quantità di acqua. Un'informazione fondamentale in vista di una futura missione umana. Il volo di "Mars Express" durerà circa sette mesi. L'arrivo è infatti previsto per il Natale di quest'anno, dopo un tragitto spaziale di almeno 400 milioni di chilometri ad una velocità di circa tre chilometri al secondo. Sei giorni prima di essere messa nella sua orbita definitiva, la sonda "Mars Express" lascerà scendere sulla superficie del pianeta il modulo "Beagle-2", battezzato così non in omaggio a Snoopy, un bracchetto (o beagle in inglese) per l'appunto, ma del vascello che accompagnò Charles Darwin nel suo viaggio alle isole Galapagos che fu determinante per la sua teoria sull'evoluzione. "Mars Express" osserverà Marte da un'orbita quasi polare e rimarrà in funzione per almeno un anno marziano pari a 687 giorni terrestri. Ad ogni suo passaggio intorno al pianeta rosso il radar dell'Alenia, Marsis, esplorerà ogni anfratto alla ricerca dell'acqua. Beagle-2 invece scenderà in una zona equatoriale che nel passato era molto probabilmente ricoperta d'acqua e sulla quale si ritiene possano essere trovate le tracce di vita. Una volta atterrata sul suolo marziano il modulo Beagle-2 inizierà con un "beep", un segnale radio, la sua esplorazione. Beagle-2 potrà anche prelevare dei campioni del sottosuolo marziano, soprattutto quelli che sono al riparo dell'esposizione ai raggi ultravioletti del Sole sotto le rocce e nelle cavità in modo da verificare l'eventuale presenza di forme di vita batterica. I prelievi saranno effettuati grazie ad una talpa, uno strumento in grado di percorrere delle piccole distanze in superficie a una velocità di 1 centimetro ogni 6 secondi e di scavare fino a due metri di profondità. Non è previsto che Beagle 2 o "Mars Express" facciano ritorno sulla Terra. Anzi i ricercatori hanno montato su Beagle dei pannelli solari in modo da mantenere attivo il più a lungo possibile il modulo nelle sue ricerche sul suolo marziano.

Fonte: IL MATTINO
Data: 02/06/2003
Autore: Emanuele Perugini
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CILE, SCOPERTI RESTI DI UN "DOMEYKOSAURUS"

Un tipo di dinosauro finora sconosciuto che viveva 70 milioni di anni fa


SANTIAGO DEL CILE - Due scienziati cileni hanno annunciato di aver scoperto una nuova specie di dinosauro, un bestione di otto metri dal lungo collo, che viveva 70 milioni di anni fa nella regione, cibandosi di piante. I paleontologi David Rubilar, 28 anni, e Alexander Vargas, 26, hanno battezzato il dinosauro - a loro avviso diverso da qualsiasi altra specie scoperta finora - "Domeykosaurus chilensis", dal nome di Ignacio Domeyko, scienziato cileno del 19/o secolo. Rubilar e Vargas hanno ricostruito il 40% circa dello scheletro, mettendo insieme fossili ritrovati anni fa nel nord del Cile. Il "Domeykosaurus" appartiene a una famiglia poco nota di dinosauri, i titanosauri, dotati di lunga coda e lungo, ma rigido, collo. Fossili di titanosauri sono stati trovati in Sudamerica, Madagascar e India. L'animale, che visse verso la fine dell'era dei dinosauri nel tardo Cretaceo, raggiungeva gli otto metri, con zampe di circa due, più allungate e sottili degli altri dinosauri.

Fonte: IL MESSAGGERO
Data: 31/05/2003
Autore: Non riportato
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ARRIVA MERLINO,
IL PALMARE CHE SVELA
MUSEI E MONUMENTI

Sarà distribuito negli alberghi,
nelle stazioni e nei luoghi
di maggior afflusso di turisti


Si chiama Merlino Gps, ed è un computer palmare, con sistema satellitare, in funzione a Roma ed a Venezia, che fornirà notizie su monumenti, musei, siti archeologici. Non solo, ma, studiato con un occhio alle esigenze dei turisti, dirà anche a chi lo utilizza, dove si può ascoltare buona musica, quali concerti e rappresentazioni teatrali sono in programma, quali gli avvenimenti culturali e sportivi e quali e dove sono, i negozi specializzati. In più Merlino Gps, dal nome che volutamente echeggia un che di magico, indicherà anche come si arriva nei luoghi prescelti. Pensato per favorire il turismo, ma anche il commercio, in sette lingue (italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo, giapponese e russo) Merlino fornirà una mappatura dettagliata della città: numeri utili, come le farmacie, stazioni taxi, indirizzi di ristoranti, negozi, appuntamenti di rilievo ecc. Punti di informazione su Merlino Gps saranno allestiti negli alberghi, alla stazione Termini, all'aeroporto di Fiumicino, e nei luoghi dove c'è maggior afflusso di turisti. Il nuovo strumento è stato presentato nello scenario suggestivo dei Mercati di Traiano dall'amministratore delegato della società, Gianmario Aresi: "Abbiamo scelto il nome Merlino per accostare una soluzione tecnologica, quindi indice dei nostri tempi, con un tocco di fantasia e magia". Per Giuseppe Roscioli, presidente Apra, associazione albergatori: "È l'inizio di un'inversione di tendenza, un fiore all'occhiello per fare apprezzare ancora di più Roma e tutte le sue offerte non sempre note ai turisti".

Fonte: IL TEMPO
Data: 10/06/2003
Autore: Non riportato
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RICERCA SCIENTIFICA: CAMPANIA RECORD PER INVESTIMENTI

E' tra le prime regioni in Europa, con attenzione particolare alle biotecnologie


La Campania è tra le regioni europee che investono di più in ricerca scientifica. Lo ha detto l'assessore regionale Luigi Nicolais concludendo la "tre giorni scientifica" della facoltà di medicina del secondo Ateneo di Napoli, durante la quale è stata presentata la prima edizione di "scienze porte aperte alle radici della vita" con visita guidata al museo di farmacologia. "Come Regione stiamo puntando molto sui centri di competenza regionale che vogliono creare un filo diretto tra ricerca e impresa - ha detto ancora Nicolais - centri su cui eserciteremo un controllo ed una verifica costante: se dovessimo accorgerci che uno di essi non funziona, non esiteremmo a chiuderlo. La seconda Università è capofila di ben due centri che stanno già lavorando da mesi in maniera proficua e che già hanno catturato l'attenzione di aziende europee per la ricerca sulle biotecnologie". Molto seguita la prima edizione di "scienze porte aperte" che ha visto per la prima volta la facoltà di medicina aprire i suoi tesori alla cittadinanza.

Fonte: IL MATTINO
Data: 10/06/2003
Autore: Non riportato
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