3 Aprile 2006

Bellini, Giorgione, Titian, and the Renaissance of Venetian Painting NATIONAL GALLERY OF ART, WASHINGTON
18 giugno – 17 settembre 2006

Fra gli straordinari prestiti, il “Concert Champêtre” di Tiziano

Tiziano
Concerto campestre, ca. 1510

olio su tela, 105 x 136,5 cm
Musée du Louvre, Departement des Peintures, Paris
(c) Musee du Louvre/Licensed by SCALA/Art Resource

Washington, DC — Una nuova grande mostra internazionale, Bellini, Giorgione, Titian, and the Renaissance of Venetian Painting, presenterà oltre 50 capolavori del più interessante periodo del Rinascimento veneziano. L’esposizione, che sarà aperta alla National Gallery of Art di Washington dal 18 giugno al 17 settembre, si propone di esaminare le relazioni fra questi tre maestri ed altri artisti operanti a Venezia nei primi trent’anni del Cinquecento, mettendo in luce come seppero trattare in modo innovativo nuovi temi pittorici come ad esempio il paesaggio pastorale, e rivelando recentissime scoperte sulle tecniche utilizzate dai pittori veneziani ottenute attraverso le moderne scienze conservative.

La mostra è organizzata dalla National Gallery of Art di Washington e dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, che possiedono alcune delle più importanti collezioni d’arte del Rinascimento, e che insieme contribuiscono per circa un terzo delle opere esposte. Fra i capolavori in prestito il “Concert Champêtre” di Tiziano (c. 1510) del Louvre, che per la prima volta andrà negli Stati Uniti, oltre a importanti prestiti della National Gallery di Londra, dal Prado, dagli Uffizi e da numerosi altri musei e collezioni private. Dopo Washington, l’esposizione andrà al Kunsthistorisches Museum di Vienna dove sarà aperta dal 17 ottobre al 7 gennaio 2007.

“Sono molto soddisfatto e orgoglioso di poter offrire la collaborazione dell’Ambasciata d’Italia a Washington all’allestimento di questa straordinaria mostra,” questo il commento dell’Ambasciatore d’Italia, Giovanni Castellaneta, che ha anche ringraziato la National Gallery of Art “che, con la partecipazione della Bracco, ha reso possibile un evento che coglie in tutta la sua grandezza artistica un periodo cosi’ intenso della nostra storia culturale.”

“Questa mostra ridà vita al Rinascimento non solo in quanto età storica, ma anche come un concetto adottato dagli artisti più intraprendenti del tempo”, ha dichiarato Earl A. Powell III, direttore della National Gallery of Art di Washington. “È un piacere per noi poter condividere con il pubblico tanti capolavori grazie alla generosità dei musei prestatori. Siamo anche molto grati al Gruppo Bracco per aver reso possibile questa mostra: diamo loro il benvenuto come sponsor della Gallery, e apprezziamo il loro supporto entusiasta a questa iniziativa”.

Il supporto alla mostra

La mostra è stata resa possibile grazie a  Bracco, leader internazionale nella diagnostica per immagini.

“Bracco, leader internazionale nelle soluzioni per la diagnostica medica, è fiera di affiancare la National Gallery of Art in questo straordinario progetto, una delle più importanti mostre d’arte di quest’anno”, ha commentato Diana Bracco, Presidente e Amministratore Delegato del Gruppo Bracco. “Questa iniziativa rappresenta una continuazione del nostro impegno a favore del patrimonio artistico e culturale italiano, soprattutto negli Stati Uniti, dove Bracco ha una presenza diretta e dove possiede anche significative attività di Ricerca e di sviluppo clinico. L’esposizione rivelerà elementi nascosti di questi dipinti rinascimentali, grazie a sofisticate tecnologie radiologiche, quelle stesse piattaforme tecnologiche che Bracco sviluppa per applicazioni in campo medico”.

La mostra è sostenuta anche da un contributo del Federal Council per le Arti e gli Studi Umanistici.

La mostra

“Bellini, Giorgione, Titian, and the Renaissance of Venetian Painting” si distingue da precedenti rassegne sull’arte veneziana del XVI secolo in quanto si focalizza esclusivamente sui dipinti dei primi tre decenni del secolo, presentandoli per temi piuttosto che per autori. Questo periodo rappresenta infatti, visivamente e intellettualmente, la fase più vivace del Rinascimento a Venezia, quando l’anziano Bellini († 1516), Giorgione († 1510), il giovane Tiziano, Sebastiano Luciani più tardi soprannominato del Piombo (attivo nella città lagunare fino al 1511), e Jacopo Negretti, meglio noto come Palma il Vecchio († 1528), lavoravano tutti fianco a fianco. Oltre a celebrare le opere di Bellini e dei suoi allievi più famosi, la mostra presenta anche maestri più conservatori, come Cima da Conegliano e Vincenzo Catena, e comprende altri artisti, come Lorenzo Lotto, che a quel tempo lavoravano, anche se non esclusivamente, a Venezia.

Nella Venezia del primo Cinquecento, gli artisti si rivolsero verso nuovi temi tratti dall’antichità classica e svilupparono nuovi stili e nuove tecniche per rappresentarli. Soggetti provocanti e un’esibizione virtuosistica del loro talento erano apprezzati da nuovi committenti dai gusti sofisticati. Uno dei momenti cruciali dell’esposizione sarà non a caso la presentazione abbinata del “Baccanale degli Andriani” di Tiziano (1522 – 1524) e del “Festino degli Dei” di Bellini e Tiziano (1514 e 1529), due dipinti che un tempo erano appesi fianco a fianco nello studiolo di Alfonso d’Este Duca di Ferrara, considerata la stanza più magnifica dell’Italia del Rinascimento.

La mostra enfatizza il trattamento del tutto nuovo che questi artisti fecero di diversi temi pittorici, descritti di seguito, e dimostra le trasformazioni che sopravvennero nella pittura religiosa, genere allora ancora largamente dominante. Essa esplora anche come concetti quali la musica, l’amore e il tempo pervadano l’arte di quel periodo.

Il paesaggio pastorale

Il paesaggio pastorale, con i motivi arcadici delle ninfe, dei pastori e di boschetti ombrosi, diventò una moda pittorica tipica di Venezia. La mostra comprende l’epitome di questo genere, il “Concert Champêtre” di Tiziano. Lo sviluppo del genere pastorale cominciò anche a pervadere la pittura religiosa, con l’inclusione di figure o scene cristiane o bibliche ritratte in ambienti idilliaci. In uno dei molti abbinamenti rivelatori proposti dalla mostra, si può confrontare la “Vergine con il Bambino Benedicente” di Bellini (1510) e la “Madonna con Bambino” (“Madonna Gitana”) di Tiziano (c. 1511); nell’opera Tiziano sposta le figure fuori dall’asse centrale per mettere l’accento sul paesaggio. E’ anche esposta la “Adorazione dei Pastori” (o “Natività Allendale”) di Giorgione (c. 1500), in cui sono compresi elementi del genere pastorale: l’esposizione comprende tre varianti di quest’opera.

Il nudo femminile e l’erotismo

Immagini di donna di qualsiasi tipo erano di per sé rare nella pittura veneziana: l’introduzione di nudi o di figure semivestite nella pittura del primo ‘500 fu perciò tanto più rivoluzionaria. Nella mostra, la celebra “Laura” di Giorgione (1506), che “lanciò” il nuovo genere, per la prima volta è presentata affiancata alla “Flora” di Tiziano (c. 1520). Ancora oggi non è noto se queste immagini femminili sono ritratti idealizzati di vere donne oppure immagini di una bellezza muliebre ideale.

I ritratti maschili

Giorgione e i pittori del suo secolo introducono un nuovo tipo di ritratto idealizzato, in cui un individuo viene mostrato nelle vesti di un amante, un poeta, un musicista, o un soldato. Chiamati “ritratti d’azione “, questi lavori ritraggono giovani uomini che recitano dei ruoli, come in “Ritratto di poeta” (c. 1520) di Palma il Vecchio, o “Uomo con armatura” (c. 1511/1512) di Sebastiano del Piombo. Oltre al ritratto singolo, ci sono ritratti doppi o tripli di uomini insieme, come nel “Concerto” di Tiziano (c. 1511/1512) e il “Concerto” di Cariani (c. 1518). L’esposizione si chiude con “L’uomo dal guanto” di Tiziano (c. 1523/1524), il cui realismo infrange la idealizzazione poetica di Giorgione.

Le scienze conservative rivelano i metodi dei pittori veneziani

Le moderne tecnologie hanno rivoluzionato la nostra comprensione delle tecniche dei pittori veneziani. La mostra comprenderà una stanza interamente dedicata agli studi conservativi effettuati sui dipinti veneziani realizzati da Elke Oberthaler del Kunsthistorisches Museum e Elizabeth Walmsley della National Gallery di Washington, ivi comprese immagini a raggi x e all’infrarosso di diverse delle opere in mostra. Allo stesso modo, il catalogo comprende nuovi studi sulle tecniche e i materiali della pittura veneziana.

I dipinti veneziani del primo Cinquecento sono stati fra i primi ad essere studiati utilizzando i Raggi X, che rivelarono pentimenti sopravvenuti mentre gli artisti lavoravano alle loro composizioni. In tempi più recenti la riflettografia all’infrarosso ha qualificato l’affermazione di Vasari secondo cui gli artisti veneziani non disegnavano, rivelando invece dei disegni preparatori (underdrawings) che giacciono sotto le superfici dei dipinti. Sarà esposta una nuova riflettografia all’infrarosso dei “Tre Filosofi” di Giorgione (c. 1506), che rivelano il processo creativo dell’artista, un metodo complesso di continua revisione. Allo stesso modo, una radiografia a Raggi X, sulla “Madonna Gitana” di Tiziano, mostra come l’artista abbia cambiato la sua caratterizzazione della Vergine.

Nel catalogo della mostra Barbara Berrie, scienziata del Dipartimento di Conservazione della National Gallery of Art, e la storica dell’arte Louisa C. Matthew dell’Union College, presentano i risultati delle loro ricerche circa la famosa “paletta di colori veneziana” e la sua straordinaria luminosità. L’industria del vetro veneziana, concentrata sull’isola di Murano, fiorisce nel tardo XV secolo. Secondo Matthew e Berrie, i pittori ottenevano particolari pigmenti di qualità superiore dai “vendecolori” e vi aggiungevano sabbia utilizzata per la produzione di vetro e vetro polverizzato per aggiungere brillantezza alle tonalità delle loro pitture.

I curatori, il catalogo e le attività correlate

I curatori della mostra sono David Alan Brown, curatore dei dipinti italiani alla National Gallery of Art e Sylvia Ferino-Pagden, curatore dei dipinti italiani del rinascimento al Kunsthistorisches Museum. Oltre ai curatori, un eccezionale gruppo di specialisti dell’arte veneziana del Rinascimento ha contribuito al catalogo, comprese Jaynie Anderson, Università di Melbourne; Deborah Howard, Università di Cambridge; Peter Humfrey, Università di St. Andrews; e Mauro Lucco, Università degli Studi di Bologna. Il catalogo, interamente illustrato, sarà pubblicato in inglese, tedesco e italiano. Supporto iniziale per la pianificazione e ricerca della mostra è stato fornito dalla Samuel H. Kress Foundation.

Un simposio pubblico intitolato “Reconsidering Venetian Renaissance Painting” proporrà letture illustrate di noti studiosi e una tavola rotonda con gli organizzatori della mostra sabato 16 settembre, dalle 10.30 alle 16.30, e domenica 17 settembre, dalle 13.00 alle 16.30. Il simposio si terrà nell’auditorium dell’East Building. Questo simposio è organizzato dalla National Gallery of Art in collaborazione con The Solow Art and Architecture Foundation

La National Gallery of Art sta pianificando un programma completo di lectures, visite e concerti, che verrà successivamente annunciato.

Informazioni generali
La National Gallery of Art ed il Giardino di sculture si trovano sul National Mall fra la Terza e la Nona Strada a Constitution Avenue NW. Sono aperti al pubblico nei giorni feriali dalle 10,00 alle 17,00 e festivi dalle 11,00 alle 18,00; sono chiusi il 25 dicembre ed il 1 gennaio. Per informazioni, si prega di telefonare al (001) 202 737 4215 o al numero speciale per i non-udenti (001) 202 842 6176; oppure visitare il sito www.nga.gov.

I Signori visitatori dovranno presentare all’ingresso per l’ispezione tutti gli oggetti portati a mano. Dei depositi oggetti sono disponibili gratis ad ogni ingresso. Le valigie ed altri oggetti ingombranti devono essere presentati all’ingresso sulla Quarta Strada dell’East o del West Building per l’esame a raggi X e lasciati nel relativo deposito. Oggetti di dimensioni maggiori ai cm 43 x 66 non possono essere né introdotti né lasciati in deposito alla National Gallery. Per la sicurezza delle opere d’arte e dei visitatori, non è permesso portare alcun oggetto sulla schiena; qualsiasi zaino o altro oggetto che non possa essere portato ragionevolmente ed in modo sicuro in qualche altra maniera dovrà essere lasciato in deposito.

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The National Gallery of Art and its Sculpture Garden are at all times free to the public. They are located on the National Mall between 3rd and 9th Streets at Constitution Avenue NW, and are open Monday through Saturday from 10:00 a.m. to 5:00 p.m. and Sunday from 11:00 a.m. to 6:00 p.m. The Gallery is closed on December 25 and January 1. For information call (202) 737-4215 or the Telecommunications Device for the Deaf (TDD) at (202) 842-6176, or visit the Gallery's Web site at www.nga.gov.

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