Monumento Nazionale a Cabrillo

California

Servizio dei Parchi Nazionali

Ministero degli Interni U.S.A.

Juan Rodríguez Cabrillo è un personaggio avvolto dal mistero così come le acque che esplorò. Gran parte della sua vita è ancora sconosciuta. Ciò che è certo è che Cabrillo fu il primo europeo a mettere piede sulla costa occidentale degli attuali Stati Uniti. La sua spedizione segnò la fine della prima grande era delle esplorazioni spagnole.

 

Cabrillo salpò per il suo epico viaggio di esplorazione 50 anni dopo la scoperta dell'America di Cristoforo Colombo. Al comando di tre vascelli, Cabrillo navigò dal Messico verso nord in acque a quei tempi sconosciute. La sua missione era di rivendicare nuovi territori in nome del Re di Spagna e del Viceré della Nuova Spagna, scoprire una rotta verso l’Asia e le isole delle Spezie, esplorare le coste non segnate su alcuna carta geografica alla ricerca di un mitico passaggio che collegasse l’oceano Pacifico con quello Atlantico e andare alla ricerca di oro.

Nessuno conosce con certezza il luogo in cui nacque Cabrillo, né il luogo in cui è sepolto. Lo storico del 16° secolo Antonio de Herrera lo descrisse come un portoghese. Il diario di bordo originale di Cabrillo è andato perduto e i particolari del suo viaggio e le circostanze della sua morte derivano da un resoconto redatto al ritorno della spedizione in Messico.

Cabrillo approdò nelle Americhe intorno al 1520 e si mise in vista come balestriere durante la conquista di Hernán Cortés della capitale azteca Tenochtitlán, l’attuale Città del Messico. In seguito, si unì a Pedro de Alvarado nelle imprese di conquista e insediamento del Guatemala. Uomo ambizioso e dotato di buona istruzione, Cabrillo divenne un ricco proprietario terriero e costruttore di navi. Dopo la morte di Alvarado nel corso di una rivolta di indigeni, Antonio de Mendoza, viceré della Nuova Spagna, affidò a Cabrillo il comando dei vascelli San Salvador, Victoria e San Miguel. Il 27 giugno 1542, in una spedizione finanziata da Antonio de Mendoza, Cabrillo e il suo equipaggio salparono da Navidad verso nord alla "scoperta delle coste della Nuova Spagna".

Un puerto cerrado y muy bueno

Il 28 settembre 1542, la flottiglia di Cabrillo entrò in un porto che egli descrisse come "un porto chiuso e molto buono". Le colline e le valli erano coperte da boscaglia di salvia costiera. Scese a terra su un tratto di spiaggia argentea e battezzò la zona San Miguel, dove sorge oggi San Diego. Cabrillo si fermò a San Miguel sei giorni per aspettare la fine di un temporale, e riprese poi la risalita della costa. Avvistarono le isole di Santa Catalina e di San Clemente, che Cabrillo battezzò con il nome delle sue navi, San Salvador e Victoria. Il giorno successivo, la spedizione navigò alla volta della terraferma, in quella che oggi è la Baia di San Pedro. Dal resoconto apprendiamo che l’orizzonte appariva fumoso. Cabrillo chiamò la baia Bahía de Los Fumos (Baia dei Fumi), l’attuale Los Angeles.

Un mistero irrisolto

Nel mese di novembre, la spedizione fece sosta per rifornirsi d’acqua sull’isola battezzata dagli spagnoli Isla de Posesión, una delle Isole del Canale. Ciò che accadde esattamente resta un mistero. Un resoconto narra che Cabrillo, mentre accorreva in aiuto dei suoi uomini durante uno scontro con gli Indiani Chumash, si fratturò una gamba saltando da una barca; secondo altre fonti invece, si ruppe un braccio in una visita precedente all’isola di Posesión. In ogni caso, insorsero delle complicanze, che purtroppo gli sarebbero state fatali. Il 3 gennaio 1543 Cabrillo morì, lasciando incompiuto il suo progetto di esplorazione.

Il comando della nave fu assunto dal capo pilota Bartolomé Ferrer. Questi, seguendo il desiderio di Cabrillo di scoprire altre coste, salpò in direzione nord. Non si sa con esattezza per quanto abbiano navigato, tuttavia si presume che abbiano raggiunto l’area del fiume Rogue nell’Oregon. Nel mese di marzo, la Victoria scomparve in una tempesta. Ritrovatisi dopo tre settimane, Ferrer e il suo equipaggio abbandonarono la spedizione e fecero ritorno a Navidad il 14 aprile 1543. Nel suo viaggio, la spedizione rivendicò come appartenente alla Spagna oltre 800 miglia di costa, senza però riuscire a trovare una rotta verso le isole delle Spezie, né il mitico passaggio, né oro. Tuttavia, le imprese di Cabrillo avrebbero avuto un’importanza duratura. Grazie ai suoi viaggi, furono accresciute le conoscenze su riferimenti geografici, sui venti e sulle correnti marine che avrebbero reso più sicure le esplorazioni successive. Ventidue anni dopo, una traversata da ovest verso est dell’oceano Pacifico avrebbe stabilito le rotte commerciali tra la Nuova Spagna e le Filippine, preparando la strada per i galeoni di Manila. Il periodo delle esplorazioni spagnole lasciò il posto all’era coloniale.

Gli Indiani Kumeyaay

Nella sua navigazione verso nord, Cabrillo sapeva che i territori che avrebbe rivendicato per la Spagna erano già occupati da popolazioni chiamate Indiani. Quando approdò in questo porto, egli avvistò alcuni indiani Kumeyaay sulla riva. Avevano capelli lunghi, alcuni intrecciati e adornati con piume o conchiglie. Alcuni di loro indossavano mantelli di pelliccia di lontra marina, foca o cervo. Mimando uomini a cavallo armati di lance e dipingendosi il corpo per rappresentare le armature e gli abiti con maniche corte indossate dai soldati spagnoli, i Kumeyaay cercavano di dire che altri uomini spagnoli si trovavano ad alcuni giorni di marcia nell’entroterra e che avevano ucciso molti indigeni. Cabrillo offrì dei doni ai Kumeyaay e li rassicurò che non avrebbe fatto loro del male. Egli notò il loro aspetto vigoroso e le canoe fatte di canne che usavano per pescare al largo delle coste. Gli indiani Kumeyaay, raffigurati qui in un’incisione del 1857, vivevano una vita tranquilla e in armonia con il loro ambiente naturale. Essi fabbricavano oggetti di terracotta, cesti e gioielli di abalone ed altre conchiglie che scambiavano con le tribù vicine.

 

IL PARCO CABRILLO OGGI

Le pozze di marea: la vita in condizioni estreme

Il ritmo della vita lungo le coste dell’oceano è scandito dalle maree. La fauna e la flora marina che vive qui nella zona del litorale roccioso si è adattata alle condizioni estreme dei violenti frangenti, all’esposizione al sole intermittente e al vento secco, e ai bruschi cambiamenti di temperatura e salinità. Qui vivono granchi ripari, spugne, stelle marine (sinistra), alghe, lepri di mare e varie specie di flora e fauna.

Il parco del Monumento Nazionale a Cabrillo preserva una delle ultime zone di litorale roccioso della California meridionale aperte al pubblico. La sopravvivenza di questo habitat marino dipende dallo stato di salute dell’oceano e della terra che li circondano. Le alterazioni di un ambiente influiscono gli altri: scarichi inquinati, erosioni e accumulo di sedimenti e fuoriuscite di petrolio possono distruggere la vita nelle pozze di marea.

La sopravvivenza delle piante e degli animali nella zona di litorale roccioso dipende anche da voi. Qualche raccomandazione: vi preghiamo di camminare senza correre; sottrarre una pianta o un animale dal proprio habitat, o anche solo spostarlo dal un punto all’altro della pozza, potrebbero ucciderlo; tutte le forme di vita delle pozze di marea sono protette dalla legge federale e non devono essere disturbate o rimosse.

Osservazione delle balene grigie

Le balene grigie attraversano ogni anno Point Loma durante i loro spostamenti migratori di 19.000 chilometri. Le balene lasciano i mari nella stagione dell’estate polare a settembre e si dirigono verso le baie della Baja California, dove le femmine partoriscono. In primavera, le balene si dirigono verso nord; le femmine con i balenotteri sono le ultime a lasciare le lagune. Al loro passaggio, i branchi di balene furono cacciati così violentemente che già negli anni ‘20 ne rimanevano appena alcune migliaia. Solo gli appelli lanciati in America e la loro protezione sancita dai trattati internazionali hanno salvato le balene dall’estinzione definitiva. Al giorno d’oggi, più di 25.000 balene grigie migrano passando per questa rotta. Il periodo migliore per osservarle va da gennaio a febbraio. Al di là dei banchi di alghe marine, le balene salgono in superficie per respirare e sfiatano emettendo una colonna d’aria e acqua alta più di 4,5 metri.

Boscaglia di salvia costiera

L’ecosistema della boscaglia di salvia costiera su Point Loma rappresenta una delle poche stazioni protette di questo ecotipo rimanenti. Questa combinazione di salvie aromatiche, arbusti nani, piante grasse, fiori e piante erbacee ospitava numerose specie di mammiferi, uccelli e rettili. Oggi, più del 70% di questo ecotipo nella California meridionale è scomparso. Col passare del tempo, l’edilizia ha trasformato questo habitat in un caleidoscopio di strade, case e residenze di lusso, zone industriali e zone pedonali. Centinaia di specie di piante e animali della Contea di San Diego sono a rischio di estinzione o già estinte, l’elenco più lungo degli Stati Uniti. La Marina Militare USA, i Servizi dei Parchi Nazionali ed altri proprietari terrieri di Point Loma hanno unito le forze per salvare la boscaglia di salvia costiera. La Riserva Ecologica di Point Loma è un rifugio per varie specie di animali e piante, come il falco pellegrino, la lucertola chiazzata, il colibrì, il serpente a sonagli del Pacifico meridionale e la volpe grigia.

A difesa del porto

Point Loma forma una barriera di protezione naturale nell’imboccatura della Baia di San Diego. La penisola, un bastione di arenaria che si protende verso il mare, si eleva per 129 metri ed offre viste strategiche del porto e dell’oceano. Nel 1852, il governo degli Stati Uniti riconobbe l’importanza di questo punto di riferimento e designò questa zona come riserva militare. Nel 1899, il ministero della guerra lo chiamò Fort Rosecrans e, nel corso degli anni, vi costruì una serie di batterie di cannoni. Durante la I e II Guerra Mondiale, le strutture belliche poste su questo promontorio funsero da sistemi di difesa costiera e portuale vitali. Tra il 1918 e il 1943, l’esercito costruì bunker riflettori, stazioni di controllo del fuoco (destra) e batterie di cannoni. I cannoni di calibro più grande erano installati nella Batteria Ashburn, a nord ovest dell’entrata del parco, dove due cannoni da 16 pollici potevano sparare proiettili da 1 tonnellata fino a quasi 50 chilometri di distanza sul mare. L’esercito mimetizzò il Faro di Old Point Loma di color verde oliva e lo utilizzò come posto di comando e stazione radio.

 

Il Faro di Old Point Loma

Il Faro di Old Point Loma è un ricordo dei tempi passati: dei tempi dei velieri e delle lampade ad olio, e degli uomini e donne che custodivano questi fanali costieri isolati. Nel 1851, l’Istituto cartografico costiero degli USA scelse questo promontorio come sito di soccorso marino. La sommità del promontorio si trovava a 129 metri sul livello del mare e si affacciava sulla baia e sull’oceano. All’epoca questa sembrò una posizione ideale.

La costruzione del faro fu completata nel 1854, e un anno più tardi vi fu installata una lente Fresnel, la tecnologia più avanzata disponibile all’epoca. Al tramonto del 15 novembre 1855, il nuovo guardiano accese la lampada ad olio per la prima volta. Quando il tempo era sereno, i marinai potevano vedere la luce del faro a 39 miglia dalla costa. Nei successivi 36 anni il faro avrebbe salutato l’arrivo dei marinai al porto di San Diego, tranne nelle notti di nebbia.

Tuttavia, la posizione apparentemente ideale nascondeva un grosso punto debole: infatti, la nebbia e le nuvole basse oscuravano spesso il faro. Il 23 marzo 1891, il guardiano del faro, Robert Israel, spense la lampada per l’ultima volta. Dopo aver chiuso con assi il faro, Israel si trasferì con sua moglie Maria e la sua famiglia presso una nuova stazione semaforica a valle.

 

Informazioni per i visitatori

Per una visita piacevole del Parco

Centro visitatori Il luogo migliore da cui iniziare la visita al Monumento Nazionale a Cabrillo è il centro visitatori. Qui troverete informazioni sul parco, un’esposizione di oggetti, filmati e potrete godere di vedute panoramiche del porto. Nel negozio di libri gestito dalla Fondazione del Monumento Nazionale a Cabrillo sono in vendita pubblicazioni sulla storia culturale e militare della zona, sulla sua flora e fauna e su Cabrillo e sugli altri esploratori. Il centro visitatori è aperto tutti i giorni.

Visita al Parco Il parco è aperto solo nelle ore diurne. E’ previsto un biglietto d’ingresso. Si visita facilmente a piedi procedendo dal centro visitatori alla statua di Cabrillo, al Faro di Old Point Loma e al luogo di osservazione delle balene. Per visitare la zona delle pozze di marea, percorrete in auto la strada del parco e cercate le indicazioni. Alcuni cartelli guida lungo i sentieri e i punti di osservazione descrivono le piante, gli animali e la storia della zona. Il parco non dispone di servizi di ristorazione, tuttavia è consentito fare dei picnic sulle panchine del parco.

Il sentiero verso la baia Questo sentiero (3,2 chilometri tra andata e ritorno) scende per circa 90 metri attraverso la boscaglia di salvia costiera originaria. Attraversa i resti del sistema di difesa posti a protezione del porto durante la I e II Guerra Mondiale. Non vi sono servizi igienici e non vi è accesso alla spiaggia.

Visitatori disabili Il centro visitatori, i filmati, gli oggetti in esposizione, il punto di osservazione delle balene e le piazzole con vista panoramica sul porto sono tutti accessibili ai visitatori disabili. E’ possibile richiedere un permesso speciale per accedere in auto al faro presso l’ingresso del parco e il centro visitatori.

Per ulteriori informazioni Il Monumento Nazionale a Cabrillo è stato istituito nel 1913 per commemorare i viaggi di esplorazione di Juan Rodríguez Cabrillo.

Scrivere a: Cabrillo National Monument, 1800 Cabrillo Memorial Drive, San Diego, CA 92106-3601. Telefono: 619-557-5450. Oppure visitare il sito Internet www.nps.gov/cabr.

Informazioni sulla sicurezza

Prestate attenzione e osservate le seguenti precauzioni e regolamenti.

Scogliere Le scogliere di arenaria sono estremamente pericolose. Non avanzate verso il ciglio: potrebbe cedere improvvisamente! Un’eventuale caduta può essere fatale.

Pozze di marea Le rocce sono scivolose e gli spuntoni taglienti; indossate scarpe resistenti antiscivolo. La zona delle pozze di marea si raggiunge in auto, non a piedi. La raccolta di animali marini, conchiglie o rocce è vietata dalla legge federale.

Sentieri Camminate restando sui sentieri per evitare erosione del suolo e per proteggere la vegetazione delicata circostante.

Animali selvaggi Fate attenzione ai serpenti a sonagli e agli animali che possono mordere. Non poggiate le mani o i piedi in punti che non riuscite a vedere. Non date da mangiare agli animali.

Animali domestici Vi consigliamo di non portare con voi animali domestici. Tuttavia, l’accesso ai cani è permesso solo alle zone delle pozze di marea, tenendoli sempre al guinzaglio. I cani lasciati anche per un breve periodo nei veicoli possono soffrire di colpi di calore e morire.

Furti I furti possono accadere ovunque voi viaggiate. Si consiglia di nascondere e chiudere a chiave gli oggetti di valore o di portarli con voi.

Protezione dell’ambiente Nel parco è vietato sottrarre, raccogliere o danneggiare qualunque tipo di pianta, animale, conchiglia o oggetto di natura culturale, tutti protetti dalla legge federale.

In caso di emergenza, telefonare al 911.

Come raggiungere il Parco

Il Parco è situato nei pressi della città di San Diego, all’estremità di Point Loma.

In autobus: Un servizio di trasporti pubblici effettua corse giornaliere verso il parco.

In auto: ● Dalla I-5 South, prendete l’uscita Calif. 209 (Rosecrans Street); svoltate a destra su Cañon Street, quindi a sinistra verso Catalina Blvd. ● Dalla I-5 North, prendete la Pacific Highway verso Barnett, quindi svoltate a sinistra sulla Calif. 209. ● Dalla I-8 South, prendete l’uscita Calif. 209 (Rosecrans Street); svoltate a destra su Cañon Street, quindi a sinistra verso Catalina Blvd. Seguite le indicazioni stradali verso il parco.