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L'America nelle fotografie di Lewis Hine
Il lavoro, l'Empire State, l'epopea di un popolo


Intervento di David Bustamante
Console per Public Affairs

Centro Culturale di Milano
16 novembre 2006

     


Men With Dericks, Empire State Building. Lewis Hine, circa 1931. © George Eastman House
Men With Dericks, Empire State Building. Lewis Hine,
circa 1931. © George Eastman House




S ignore e Signori buona sera. Dottor Fornasieri, sono molto contento di essere qui questa sera ad inaugurare la mostra fotografica L'America nelle fotografie di Lewis Hine. Il lavoro, l'Empire State, l'epopea di un popolo.

Innanzitutto, qualche notizia storica: una parte della mostra è dedicata alla costruzione dell'Empire State Building, che iniziò nel marzo 1930 nel luogo in cui era ubicato il vecchio hotel Waldorf-Astoria. Fu completato in 14 mesi, nel maggio 1931. Ideato dagli architetti Shreve, Lamb, & Harmon Associates, l'Empire State Building, con i suoi 102 piani, fu l'edificio più alto al mondo fino al completamento della prima torre del World Trade Center a Lower Manhattan del 1972.

Man on Beam, Empire State Building. Lewis Hine, circa 1931. © George Eastman House
Man on Beam, Empire State Building. Lewis Hine, circa 1931.
© George Eastman House


A Lewis Hine fu commissionato il reportage della costruzione. Correndo gli stessi rischi a cui erano sottoposti gli operai stessi, Hines fotografò i lavoratori nelle posizioni precarie in cui si trovavano mentre fissavano le strutture di ferro e acciaio ad alta quota. Per ottenere le angolature migliori, Hine si sistemava in uno speciale cesto appositamente creato per lui, che dondolava a più di trecento metri di altezza dal suolo, sopra Fifth Avenue.

Un'altra parte della mostra è dedicata al lavoro minorile. Gli stipendi delle fabbriche erano così bassi verso la fine del 1800, che spesso i bambini dovevano lavorare per sostenere le proprie famiglie. Il numero di bambini al di sotto dei 15 anni che lavoravano nell'industria raggiungeva i 2 milioni nel 1910.

Icarus Atop Empire State Building. Lewis Hine, circa 1931. © George Eastman House
Icarus Atop Empire State Building. Lewis Hine,
circa 1931. © George Eastman House


Lewis Hine, un maestro di scuola e fotografo di New York, credeva che una fotografia potesse raccontare una storia forte. Era talmente convinto che far lavorare i bambini fosse un abuso, che lasciò l'insegnamento e divenne un fotografo / investigatore per il National Child Labor Committee. Hine credeva che se il pubblico avesse visto gli abusi e le ingiustizie del lavoro minorile, avrebbe richiesto leggi severe per porre termine a questo sfruttamento.

Quindi per due motivi diversi tra loro, le due parti di questa mostra ci fanno vedere attraverso immagini così forti, spettacolari e rappresentative, un momento della storia del mio paese. Un momento di rivendicazione sociale, di richiesta di nuove e più giuste riforme, e il passaggio verso forme di lavoro più accettabili per tutti. In questo, la fotografia come denuncia sociale ha rappresentato un primo momento fondamentale proprio allora nel mio paese.

Climbing up the Beams on the Empire State, 100 Stories Up. Lewis Hine, circa 1931. © George Eastman House
Climbing up the Beams on the Empire State,
100 Stories Up. Lewis Hine, circa 1931.
© George Eastman House


Sono cresciuto nell'Ovest degli Stati Uniti dove si sono affemati importanti fotografi, come Ansel Adams, Imogen Cunningham, Georgia O'Keeffe, e Edward Weston, soprattutto in ambito naturalistico. Essi infatti ambientavano le loro fotografie nell'Ovest americano, raffigurando paesaggi naturali imponenti.

Come Hine raffigurava la condizione umana in ambiente innaturale e ostile, così i miei fotografi del ovest volevano rappresentare la precarietà e la fragilità dell'uomo di fronte all'imponenza della natura. Una natura sempre più maestosa e selvaggia man mano che ci si spostava verso la costa dell'Oceano Pacifico.

Così il filo conduttore di questa mostra interessantissima è sicuramente la testimonianza di un tempo difficile in cui le condizioni lavorative sia degli adulti che – purtroppo – dei bambini erano durissime; ma anche lo sforzo dell'uomo per costruire un qualcosa di duraturo, come appunto un grattacielo; e anche lo sforzo di documentare condizioni lavorative inaccettabili per i minori nel tentativo di abolire questa ingiustizia. Quindi attraverso la denuncia della rappresentazione portare a condizioni di vita più accettabili per tutti.

Il Console per Public Affairs David Bustamante durante l'apertura della mostra “L'America nelle fotografie di Lewis Hine – Il lavoro, l'Empire State, l'epopea di un popolo” con Camillo Fornasieri, Direttore del CMC.
Il Console per Public Affairs David Bustamante durante l'apertura
della mostra
L'America nelle fotografie di Lewis Hine –
Il lavoro, l'Empire State, l'epopea di un popolo con Camillo
Fornasieri, Direttore del CMC.


Un'ultima nota sulla storia di Lewis Hine – sebbene lui fosse morto in povertà e senza riconoscimento, oggi è riconosciuto come un maestro della fotografia della realtà urbana. In parte, attraverso la forza delle sue fotografie, furono create una serie di istituzioni e leggi per proteggere il lavoro dei minorenni. Nel 1920, la quantità di lavoratori minorenni negli Stati Uniti si era ridotto della metà nell'anno 1910.

Sono grato a Camillo Fornasieri per aver voluto ospitare questa mostra al Centro Culturale di Milano e per avermi invitato oggi. Buona serata e grazie.

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